AQUAGRANDA

CONCEPT

L’ultima volta che la sirena dell’acqua alta ha suonato così a lungo era il 2019. Da allora, l'acqua alta come la conoscevamo non ha più raggiunto Venezia. Da quando il MOSE è entrato in azione, ha quasi sempre bloccato le maree eccezionali, e le sirene non fanno più parte dei rumori di sottofondo della città. L’alluvione del 2019 e le conseguenti soluzioni tecniche adottate stanno ridefinendo il rapporto tra la laguna e la marea

Prima del 2019, gli abitanti della città lagunare erano abituati all'arrivo dell'acqua alta durante certi periodi dell'anno, ma dal 2019 questo fenomeno è diventato "invisibile" nella quotidianità di chi vive Venezia, sebbene il tema resti ancora dibattuto tra gli addetti ai lavori. Questi interventi stanno dando un nuovo volto a Venezia, che non è più di una città sott’acqua, ma qualcosa di nuovo con nuove geografie e nuovi scenari che si stanno gradualmente dispiegando. La marea continua ad esistere, come gli episodi di acqua alta eccezionale, tuttavia l’esperienza che ne abbiamo è radicalmente cambiata.

Il rischio è che si perda una cultura delle maree , di come esse regolano i rapporti fra la laguna, la sua ecologia e la città, o che non si percepisca la crescente frequenza dei picchi eccezionali e il loro legame con i grandi cambiamenti climatici in corso, nell’illusione che il mare sia stato “domato”.  L’acqua alta era la fonte di una precisa conoscenza della laguna e dei suoi ritmi, ma anche della città, dei suoi percorsi, del suo profilo altimetrico, della sua stratificazione sociale.

In questo terzo anniversario dell'acqua alta eccezionale del 2019, vogliamo esplorare il nuovo rapporto con la marea nell'ecosistema lagunare e tuffarci nella marea di ricordi che le radici acquatiche di questa città custodiscono

Torneremo ad ascoltare le sirene per rendere visibile la marea di memorie custodite nelle “radici dell’acqua”

STRATIGRAFIE OPERATIVE

Un progetto artistico di Giulia Bruno, Armin Linke e Lorenzo Mason per AquaGranda, che prevede l’attivazione di archivi operativi e fotografie tecniche, legate ai fenomeni estremi, di innalzamento delle acque e ai cambiamenti climatici.

Le conversazioni e le stratigrafie operative raccolte hanno origine negli archivi delle istituzioni, nel materiale operativo dei privati che operano in laguna, e nei processi di gestione e tutela della città di Venezia.vEsse costituiscono un modello per comprendere le funzioni e gli effetti dei cambiamenti in corso nella laguna, per i singoli e per la collettività, trasformandosi in un processo che promuove la costruzione di un sapere condiviso per il futuro.

Attraverso una ricerca in divenire, iniziata nel 2022 in collaborazione con il progetto AquaGranda del DVRI e dell’Università Ca’ Foscari Venezia, gli artisti propongono una nuova forma di attivazione attraverso una mostra in movimento a Venezia, ospitata sulle linee di navigazione 1 e 2 dell’ACTV, dal 12 novembre al 12 dicembre.

PUBLIC PROGRAM - RADICI NELL'ACQUA

In occasione del terzo anniversario dell'acqua alta eccezionale del 2019, intendiamo percorrere le radici acquatiche di Venezia ed esplorare i possibili scenari futuri della città attraverso un ricco programma pubblico di eventi, talk, workshop e attività didattiche che riempiranno la città come la marea, con un’energia eccezionale.

Daremo voce ai migranti climatici con un happening organizzato presso la sede di Emergency con Euclipa e C.T.R. Venezia. Ci incontreremo alla Serra Giardini con i ricercatori del CNR ISMAR e IUAV per discutere del MOSE e dei futuri scenari per l'ecosistema lagunare. Shylock C.U.T. ci accompagnerà in una lettura di testi inediti curata da ricercatrici, professioniste e attiviste di Venezia che si interrogano sulla connessione tra il ruolo delle donne e una nuova maternità nel contesto della crisi climatica. Al Museo M9, il regista Giovanni Pellegrini ci presenterà una proiezione speciale di "LAGUNARIA", un viaggio tra passato e futuro di Venezia. Parleremo delle memorie dell'acqua alta inviateci da cittadini ed ex cittadini veneziani durante la nostra call for contributors, appena conclusa. Ci immergeremo in questi ricordi e li commenteremo insieme ad Alberto Toso Fei e Giovanni Montanaro.

Durante i nostri 10 incontri con la città costiera intendiamo focalizzarci sulla memoria degli eventi climatici e sul loro impatto sull’ecosistema lagunare.

Colophon

• Direttore artistico: Luc Steels
• Direttore scientifico: Massimo Warglien
• Partnership and engagement manager: Marco Cosmo
• Project manager: Giulia Saya
• Responsabile programmazione: Gabriella Traviglia
• Curatrice: Erica Villa
• Curatrice: Costanza Sartoris
• Responsabile ricerca, metodi e tecnologia: Carlo R.M.A. Santagiustina
• Coordinatore degli eventi divulgazione culturale: Marco Paladini
• Responsabile database e conservatore digitale: Michele Schiavinato
• Si ringrazia Alessandro Descovi per la preziosa collaborazione nella gestione del sito web

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