This artistic project aims to help build up a collective memory of the Acqua Granda by sounding out in the streets the plethora of partisan online voices, from different sources, in different languages, as actual spoken words. The project thereby starts from a collection of online discussion data - comments, tweets, posts on reddit, etc. - that were mined and analysed using tools from the ODYCCEUS/Penelope ecosystem. Statements on topics that cross debate spheres - such as places in the city, or more abstract concepts such as ‘value’ or ‘heritage’ - will be brought together into an audiostream, where the viewpoints from each of the involved parties are read in a different voice (or language) by means of text-to-speech and automatic translation technologies. Visitors of the exhibition can thus use their smartphones to pan around and mix the different, often conflicting streams of discourse presented at a specific location in the city, and actually experience the antagonistic voices that would otherwise remain locked away in a textual archive marked by technical and linguistic barriers.
Tom Willaert is a postdoctoral researcher in digital methods at the VUB Artificial Intelligence Lab. Building on a background in humanities scholarship, he develops and uses computational methods for text analysis in order to study societal, cultural and political conflicts in online media.
Il recente disastro dell’Aqua Granda a Venezia ha messo in evidenza conflitti politici, culturali e sociali che coinvolgono gruppi di interesse diversi e opposti, come “Venezia non è Disneyland”, il “Comitato No Grandi Navi” e altri. Le moltitudini di voci che figurano in questi conflitti sono state in gran parte confinatenelle sfere del dibattito online, dove sono frammentate dai silos e dai giardini recintati dei social media.Probabilmente, questa frammentazione ostacola la formazione di una memoria collettiva più complessa e multi-prospettica sull’evento dell’Aqua Granda e sui conflitti e sulle tensioni ad esso associati. Questo progetto artistico vuole aiutare a costruire una memoria collettiva dell’Aqua Granda facendo risuonare nelle strade la pletora di voci partigiane online, da diverse fonti, in diverse lingue, come vere e proprie parole parlate. Il progetto parte quindi dalla raccolta di dati tratti da discussioni online (commenti, tweet, post su reddit, ecc.) che sono stati estratti e analizzati utilizzando strumenti dell’ecosistema ODYCCEUS/Penelope. Le dichiarazioni sugli argomenti che attraversano le sfere del dibattito (come i luoghi della città, o dei concetti più astratti quali “valore” o “patrimonio”) saranno riuniti in uno streaming audio, dove i punti di vista di ciascuna delle parti coinvolte sono letti in una voce (o lingua) diversa per mezzo di tecnologie text-to-speech e di traduzione automatica. I visitatori della mostra potranno usare così i loro smartphone per spaziare e mescolare i diversi e spesso contrastanti streaming di discorso presentati in luoghi specifici della città, per esperire concretamente le voci antagoniste, altrimenti chiuse in un archivio testuale chiuso da barriere tecniche e linguistiche.
Tom Willaert è un ricercatore postdoc in metodi digitali al VUB Artificial Intelligence Lab. Basandosi su un background di studi umanistici, sviluppa e usa metodi computazionali per l’analisi del testo al fine di studiare i conflitti sociali, culturali e politici nei media online